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Microsoft e Nokia, d’accordo per fallire.

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Nokia è finalmente riuscita nell’impresa di buttare definitivamente al cesso tutto il suo prestigio? Probabilmente presso la comunità di sviluppatori open source, sì. Non ci è dato sapere che sviluppi avrà a livello commerciale lo storico accordo di oggi, ma di sicuro da parte di Nokia è una decisione sbagliata in tantissimi modi…

Chi è Nokia e chi se ne frega

La situazione di Nokia è uno degli argomenti più discussi in queste pagine, per una serie di motivi. Tutti noi aspettavamo una reazione all’immobilismo che ha bloccato ogni reazione di Nokia all’avanzata di iPhone e i dispositivi Android, alcuni di noi speravano che nell’incertezza Nokia adottasse essa stessa Android, in pochissimi continuiamo a sperare ancora in un primo fantomatico dispositivo MeeGo.

Nokia era conosciuto da tutti come il primo produttore mondiale di telefonia mobile. Sono sicuro che tutti voi non più adolescenti avete posseduto un Nokia ad un certo punto della vostra vita: probabilmente lo legate come me a pomiciate in spiaggia e gite con gli amici, magari lo scambiavate per un pomeriggio col Nokia della persona con cui uscivate…

Nokia è stato il produttore che ha avuto la lungimiranza di rendere il proprio sistema operativo di riferimento, Symbian, open source, cosa che non gli ha evitato di diventare irrilevante e obsoleto, ok, ma la mossa è stata molto apprezzata e il sistema in sé resta uno dei pilastri della storia della telefonia mobile e ha contribuito non poco nella crescita dell’idea di smartphone.

Nokia è conosciuto da pochi-ma-buoni come il proprietario delle librerie Qt, che ha acquistato da Trolltech un paio d’anni fa, ne ha continuato lo sviluppo con innegabile buon senso, reso ancora più aperta la licenza con l’adesione alla GPLv3, e garantito in ogni modo il benessere della comunità di KDE, che tutti sapete basarsi proprio sulle Qt.

Nokia è… sarà… sarebbe… fosse… non mi viene un verbo che non sia compromettente… ad ogni modo, devo pure introdurre MeeGo, la piattaforma mobile (ma non solo) basata su Linux che rappresentava una delle scommesse più eccitanti su cui Nokia stava puntando insieme a Intel, e che più suggestioni stava provocando a noi tutti pinguini. Beh gran parte di tutto questo ora non è più:

  • il primato di maggiore costruttore non appartiene più a Nokia;
  • MeeGo resta in perenne stato di promettente quanto angosciante “forse”;
  • Symbian è destinato a morire di morte lenta e indecorosa;
  • Questa potrebbe essere la parte più dolorosa: le Qt seguiranno Symbian e MeeGo (leggete la triste discussione) e non saranno portate ad altre piattaforme;
  • …ah, e poi adesso Nokia ha fatto un accordo con Microsoft (annuncio ufficiale, qui la lunghissima discussione di Zlatanovich).

Insomma, potete dire addio alle spiagge, agli amici, al sesso e tutto il resto, Nokia come la conoscevamo è una cosa del passato.

Nokia e Microsoft

Ora, lasciamo stare il fatto che noi sappiamo benissimo che chiunque faccia accordi con Microsoft prima o poi finisce male. Il colosso nordamericano resta comunque una potentissima macchina da soldi, il genere di soldi che compra e risolve quasi tutto, e per quanto riguarda il personal computing continua ad avere il 90% dell’installato mondiale. Una situazione di monopolio di fatto, che negli anni è stato gestito con alterne fortune e sonori fallimenti, ma che all’atto pratico mostra tuttora lo stesso panorama.

Sì ok, Microsoft ha sofferto la competizione sul desktop con Mac OS X (di cui Vista e Seven secondo i Mac-achi sono brutte copie) e sul server con Linux e l’ecosistema open source verso cui c’è stata qualche apertura (tecnicamente non c’è storia), ma parliamo pur sempre di percentuali irrisorie. Inoltre una delle caratteristiche di Microsoft è da sempre il tentativo di differenziarsi e penetrare il mercato a tutti i livelli e in diversi segmenti, il ché ci porta appunto (arrivando al sodo per quel che ci interessa oggi) a Windows Phone 7, il nuovo sistema operativo mobile di Microsoft.

Fin qui non c’è modo di giustificare la congiunzione che vedete nel titolo del paragrafo, se non fosse che il CEO di Nokia, Stephen Elop, viene proprio da Microsoft. Nessuna teoria complottista, per carità, ma serve ad introdurre il fatto che proprio il CEO di Nokia ex-Microsoft ha scartato tutte le opzioni alternative, tra cui vorrei di nuovo ricordare Android, e ha individuato Windows Phone 7 come sistema operativo per i futuri terminali Nokia. Di fascia alta.

Già, perché non è stato dato alcun messaggio univoco, chiaro e semplice, ad esempio che da oggi in poi Nokia userà WP7, ma si lascia il tutto in uno stato di evidente confusione, per cui i telefoni Nokia di fascia bassa useranno Symbian, quelli di fascia alta WP7 e quelli di una inaudita fascia nicchia useranno MeeGo. Chi ha acquistato un Nokia N8 (cinquecento euro di telefono) è insomma entrato nel retromobilecomputing dalla porta principale. Fa un po’ ridere.

Anzi fa un po’ piangere, come si nota a guardare la caduta in verticale di Nokia nella quotazione in borsa, (meno. dieci. per. cento.) che ha trascinando pure STMicroElectronics e portato malumore e perdite nel settore tech in tutte le borse europee, che registrano una grande perdita per l’economia comunitaria a favore di questo “terzo polo”, il terzo ad avere un cuore che pulsa negli Stati Uniti.

Credo che il primo a non spassarsela stasera sia proprio Stephen Elop. Per lui niente spiaggia.

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